IO SONO QUELLO
by Gianfranco
Nella sua immediatezza c'è qualcosa di unico, che l'evento precedente e il successivo non possono avere: una vivezza, una tremenda attualità che lo staglia come se fosse illuminato. C'è un marchio di realtà sul presente, che il passato e il futuro non hanno.
Che cosa fa così diverso l'attuale? Ovviamente, la mia presenza. Sono reale perché sono sempre "ora", e ciò che è con me nel presente partecipa della mia realtà. Il passato è nella memoria, il futuro nell'immaginazione.
La mente che tutto comprende, è amore in azione, frustrato all'inizio, ma alla fine vittorioso. I.: Il ponte tra lo spirito e il corpo è l'amore? M.: E che altro? La mente crea l'abisso, il cuore lo valica.
tu sei la pura consapevolezza che illumina la coscienza, e il suo infinito appagamento. Perciò vivi in conformità.
Consapevole" e "cosciente" non significano la stessa cosa? M.: La consapevolezza è primordiale; è lo stato originale, senza inizio, senza fine, non causato, non sostenuto, senza parti, né mutamento. La coscienza è per contatto, il riflettersi su una superficie, uno stato di dualità. Non può esserci coscienza senza consapevolezza, ma può esserci consapevolezza senza coscienza, come nel sonno profondo. La consapevolezza è assoluta, la coscienza è relativa al suo contenuto; la coscienza è sempre di qualcosa:
La consapevolezza è totale, immutevole, calma e silenziosa. La matrice comune a ogni esperienza.
Come si penetra oltre la coscienza nella consapevolezza? M.: Poiché è la consapevolezza che rende possibile la coscienza, c'è consapevolezza in ogni stato della coscienza. Perciò proprio la coscienza di essere consapevole è già un movimento verso la consapevolezza. La tua attenzione al flusso della coscienza, ti porta alla consapevolezza. Non è un nuovo stato. È subito riconosciuto come lo stato originale e fondamentale, che è la vita stessa, e anche gioia e amore.
La realizzazione è il contrario dell'ignoranza. Prendere il mondo per reale e il sé per irreale, è ignoranza, che provoca il dolore. Cogliere il sé come l'unica realtà, e la fugacità di tutto il resto, è libertà, pace e gioia. È molto semplice. Invece di vedere le cose come se le immaginassi, impara a vederle come sono. Quando saprai vedere tutto com'è, vedrai anche te stesso come sei. È come pulire uno specchio. Lo stesso specchio che ti mostra il mondo com'è, ti mostrerà anche il tuo vero volto. Il pensiero "Io sono" è lo straccio che pulisce. Usalo.
Vidi che nell'oceano della pura consapevolezza, sulla superficie della coscienza universale, le onde dei mondi fenomenici si levano e si abbassano senza inizio e senza fine. Come coscienza, sono tutte me. Come eventi, sono tutti miei. C'è un potere misterioso che li governa: la consapevolezza, il Sé, la Vita, Dio o comunque lo chiami.
Vedere la vita e la morte come gli aspetti di un unico essere, essenziali l'una all'altra, è immortalità. Scorgere la fine nel principio e il principio nella fine è l'indizio dell'eternità. Senza dubbio, l'immortalità non è una continuità. Solo il mutamento è continuo. Nulla perdura.
Appena comprendi che la persona è solo un'ombra della realtà, e non la realtà in sé e per sé, cessi di logorarti e di farne un problema. Accetti di essere guidato dall'interno, e la vita si trasforma in un viaggio nell'ignoto.
I.: La coscienza-testimone è il vero sé? M.: È il riflesso del reale nella mente (buddhi). Il reale è al di là. Il testimone è la porta che ti serve per attraversare.
La persona non è mai il soggetto. Tu la vedi, ma non sei la persona. Sei il Supremo, che in un dato punto del tempo e dello spazio appare come il testimone, e fa da ponte tra la pura consapevolezza del Sé e la coscienza multiforme della persona.
! Quando capisci che qualunque cosa ti compaia davanti non è te, né puoi dire "io sono", sei libero da tutte le "persone" e le loro pretese.
La fonte della coscienza non può essere un oggetto della coscienza. Per conoscere la fonte, bisogna essere la fonte. Quando capisci che non sei la persona ma il testimone, puro e calmo, e che la consapevolezza intemerata è il tuo vero essere, tu sei l'essere. Esso è la fonte, l'Inesauribile Possibilità.
Come il raggio di luce è invisibile, finché non sia intercettato dai granelli di polvere, così il Supremo rende tutto noto, restando ignoto.
Il Supremo è subito raggiunto, perché è il tuo vero essere. Basta arrestare il pensiero e non desiderare altri che Lui.